Apre il centro per insegnare la chirurgia del futuro.

Training su modelli virtuali, chirurgia robotica, teleconferenze in collegamento con i migliori esperti internazionali: ecco l’accademia dell’eccellenza.

Il Giornale di Niguarda, anno V, n. 1, 2010

Immaginate un’accademia dove i medici abbiano la possibilità di specializzarsi imparando le tecniche d’avanguardia della chirurgia mini-invasiva.
Teoria con i massimi esperti internazionali per assistere ad interventi di altissima chirurgia eseguita con le più innovative tecnologie ed anche utilizzando sistemi robotici di ultimissima generazione.
Poi molte ore di pratica, fatte di simulazioni in un avveniristico wet lab (una sala operatoria sperimentale in cui ci si può esercitare utilizzando le stesse tecnologie disponibili nelle più moderne sale operatorie) e in un pluriaccessoriato dry lab (una sala operatoria sperimentale attrezzata con modelli virtuali ricreati ad hoc).
Il tutto sotto la guida di chirurghi esperti.
Tutto questo è a Niguarda, tutto questo è AIMS (Advanced International Mini-Invasive Surgery – Academy): una struttura innovativa, prima assoluta in Italia e con pochissimi eguali in Europa.
Essa mira a diventare un riferimento internazionale per l’insegnamento della chirurgia mini-invasiva ed in particolare della cosiddetta “chirurgia senza cicatrici”.
Operare attraverso incisioni minime se non addirittura invisibili, questo è l’obiettivo della chirurgia mini-invasiva, tecnica che negli ultimi vent’anni ha avuto un forte sviluppo, riscontrando un impiego sempre maggiore a tutto beneficio dei pazienti, che hanno visto ridursi i rischi legati alle complicanze post-operatorie e i tempi di dimissione.
“Il progresso tecnologico – spiega Raffaele Pugliese, Direttore del Dipartimento Chirurgico Polispecialistico e Presidente e Fondatore dell’AIMS Academy – ha ampliato sempre più la gamma della tipologia di interventi possibili, rendendo sempre più necessarie attività di training e formazione per tutto il personale che lavora in sala operatoria. Ecco perché sei anni fa, abbiamo cominciato a lavorare per creare una struttura dedicata all’apprendimento delle nuove tecniche mini-invasive ed alla ricerca nel campo delle biotecnologie”.
Il Niguarda si è da sempre distinto nello scenario chirurgico, nazionale ed internazionale, per la vasta esperienza maturata nel corso degli anni – nell’ambito delle tecniche mini-invasive, per la cura di pazienti affetti da neoplasie dell’esofago, dello stomaco, del colon, del pancreas e dell’apparato endocrino.
Inoltre, il Professor Pugliese ed il suo gruppo sono stati tra i primi al mondo ad eseguire interventi di “chirurgia senza cicatrici” ed il primo assoluto in Italia.
La vocazione all’eccellenza, frutto di questa grande tradizione, ora guarda al futuro.
Per fare ciò è stata costruita una speciale struttura che si sviluppa su 4 piani, interamente dedicata alla formazione e alla ricerca nel campo delle biotecnologie (meno di tre anni in tutto, dal progetto alla completa realizzazione).

La realizzazione si è resa possibile grazie ad una speciale partnership pubblico-privato, tra Regione Lombardia, Azienda Ospedaliera Niguarda Ca’ Granda e alcune Fondazioni e Aziende del settore biomedico e tecnologico, per un investimento totale di 13 milioni di euro .
“Non è casuale che questo centro sia al Niguarda – spiega il direttore generale Pasquale Cannatelli – anzi è una ulteriore conferma del suo ruolo di cura e di alta formazione. La nostra azienda ospedaliera grazie alla sua organizzazione, ai curricula e competenza dei professionisti, alla casistica trattata in termini di complessità e volumi, alle metodiche utilizzate e alle tecnologie
disponibili è certamente un ospedale di insegnamento e mira sempre più, anche attraverso questa nuova realizzazione, a rafforzare un sistema formativo e di aggiornamento dei professionisti, oltre che erogare servizi di cura e assistenza a favore dei pazienti.”
Si tratta “di una struttura ed un modello assolutamente unici in Italia e tra i migliori al mondo” – commenta Antonello Forgione proveniente dal centro IRCAD di Strasburgo (Francia), centro di riferimento mondiale in questo settore – ed ora Direttore Scientifico dell’AIMS. “L’obiettivo principale della scuola è quello di offrire la possibilità di fare tanta pratica, è questo l’elemento su cui si intende puntare. Il tutor potrà semplicemente supervisionare durante le sessioni di training oppure aiutare, intervenendo se necessario. Un po’ come accade nelle macchine di scuola guida.”
Per la prima volta in Italia inoltre, tra le tante tecnologie presenti presso l’AIMS, si potrà utilizzare l’ultimo modello di sistema robotico dotato di ben 4 braccia operative e due console chirurgiche.
Questo consentirà di procedere ad interventi condotti in parallelo da allievo e maestro.
Si realizza in questo centro poi non solo formazione, ma anche tanta ricerca di livello internazionale, grazie alle numerose collaborazioni già avviate da diversi anni con i migliori centri d’eccellenza mondiali.
L’obiettivo di tutto il progetto sottolinea Raffaele Pugliese “è quello di valorizzare e rispettare al massimo la nostra risorsa più importante: i pazienti, facendo in modo che tramite la formazione
pratica di alto livello, i giovani chirurghi possano essere istruiti al meglio, riducendo i rischi legati alla inesperienza. Inoltre, grazie alla ricerca continua di innovative soluzioni terapeutiche, si possono offrire sempre migliori opportunità di cura per le persone ammalate”.
AIMS Academy sarà in funzione già dal giorno della sua inaugurazione.